Si comunica che l’INVALSI, in base a quanto previsto dal D.Lgs n. 62/2017, ha reso disponibili, in forma riservata, i dati individuali delle rilevazioni sugli apprendimenti condotte nelle classi seconde, quinte scuola primaria e terze della scuola secondaria di primo grado. Nel processo di autovalutazione delle scuole, previsto dal DPR n. 80/2013, la restituzione dei dati del report Invalsi rappresenta un elemento utile per l’individuazione dei punti di forza e delle criticità nell’area degli Esiti del Rapporto di Autovalutazione (RAV), da cui partire per avviare percorsi di miglioramento per innalzare i livelli di apprendimento delle alunne e degli alunni. La Funzione strumentale Area 2-Autovalutazione e miglioramento ed i docenti facente parte della commissione INVALSI abilitati all’accesso potranno accedere ai dati ed elaborare entro il 24/11/2024 i il consueto report nel quale illustrare i risultati di apprendimento per l’anno scolastico 2023/2024 ed un confronto con gli esiti del triennio precedente .
Dovranno essere inserite le informazioni relative ai :
• “Dati generali” (dati di sintesi complessivi dell’istituto scolastico) e “Dati materie” (contenenti una serie di dati di dettaglio per ogni specifica prova);
campione regionale, di macro-area e nazionale.
il fenomeno del cheating, l’indicatore di status socio-economico e culturale della famiglia di origine (il cosiddetto indice ESCS), la variabilità tra le classi e dentro le classi, all’effetto scuola,
i punteggi in ingresso e i risultati a distanza, la percentuale di allievi e allieve di ogni classe che hanno partecipato alla prova, il confronto con classi e scuole simili, alle differenze tra macro-indirizzi di studio
il posizionamento nei livelli di studentesse e studenti e seguirne l’eventuale spostamento negli anni.
La “Distribuzione nei livelli di apprendimento” per i gradi interessati al nostro ordine di scuola.
Si invita infine a porre particolare attenzione a: Risultati eccellenti e dispersione implicita, sezione che può essere utilizzata per monitorare l’andamento negli anni sia dell’eccellenza scolastica che delle condizioni del fenomeno della dispersione implicita (nel nostro caso riferita esclusivamente al grado 10), a conclusione dell’ultimo anno di scuola secondaria di primo grado.
Il report, condiviso durante la prossima seduta del Collegio dei docenti, costituisce un’importante strumento di riflessione didattica atto a monitorare gli effetti che l’introduzione di nuove variabili possono produrre in termini di innalzamento degli esiti di apprendimento e riduzione della dispersione implicita.
Rappresenta pertanto non soltanto il punto di partenza per l’aggiornamento del Rapporto di Autovalutazione, PTOF triennale e relativo Piano di Miglioramento ma un veicolo di diffusione della cultura della valutazione finalizzata al miglioramento.